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RSPP interno, dipendente, privato (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) a Firenze, Prato, Pistoia e Toscana. Servizio di assunzione incarico ruolo RSPP da parte di un tecnico esterno o interno all'azienda

 

Chi è il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione interno o esterno (RSPP interno - RSPP esterno)

Scarica la scheda per l'incarico di RSPP esterno da parte di un nostro tecnico

La nomina dell'RSPP è uno degli obblighi non delegabili del datore di lavoro.
Vediamo di cosa si occupa principalmente il tecnico RSPP Esterno che viene incaricato da un datore di lavoro e che quindi riveste "ufficialmente" il ruolo di RSPP Esterno di quell'azienda.
Per poter ricoprire le funzioni del responsabile del servizio di prevenzione e protezione - RSPP è necessario essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di scuola media superiore ed avere conseguito gli attestati relativi a specifici corsi di formazione abilitanti. Si può affidare l’incarico ad un tecnico qualificato (tecnico RSPP esterno)(esempio modulo di nomina del Tecnico RSPP esterno), eventualità per la quale il datore di lavoro non deve preoccuparsi di effettuare la formazione per sé stesso o per un suo dipendente, oppure effettuare un corso di formazione per diventare RSPP - Datore di lavoro (esempio modulo di autonomina del Datore di Lavoro che assume il ruolo diretto di RSPP) caso in cui egli assume l’obbligo di frequentare un corso di formazione per un numero variabile di ore compreso tra 16 e 48 ore, a seconda dei rischi connessi con l’attività. La classe di rischio è deducibile, appunto, dalla classificazione ATECO dell'attività (numeri che vanno da due a sei, del tipo: 92, o 92.01 o 92.00.03, come riportato nell'immagine in basso), deducibile a sua volta dalla visura camerale del Registro delle imprese, rilasciata dalla Camera di Commercio al momento della registrazione della attività. L'ultima casistica è quella in cui il Datore di lavoro fa effettuare un ciclo formativo ad un proprio dipendente (RSPP - Dipendente), che va da un minimo di 24 ore (solo Modulo C) - se ha un titolo di studio riconosciuto (elenco lauree riconosciute per l'esonero dai moduli B e C), altrimenti si parte da 100 (Modulo A + Modulo B comune + Modulo C) ore fino ad un massimo di 116 ore (Modulo A + Modulo B comune + Modulo B specializzazione di 12 o 16 ore + Modulo C)(in base al macrosettore ATECO in cui ricade la propria attività: Tabella Modulo B dei macrosettori ATECO)

 

Quale ruolo svolge il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP esterno, interno o Datore di lavoro)?

Il ruolo svolto dall'RSPP è sempre lo stesso, che sia un tecnico esterno qualificato, un dipendente interno o il datore di lavoro che abbiano seguito i percorsi formativi spiegati di seguito. La differenza sta nel fatto che il tecnico esterno che assume l'incarico possiede già i requisiti richiesti dalla normativa e non avrà quindi bisogno di seguire corsi di formazione per RSPP dipendente (da 100 a 116 ore di formazione) o RSPP Datore di lavoro (da 16 a 48 ore di formazione). Un'altra differenza risiede nel fatto che le responsabilità civili, penali, amministrative attribuibili ad eventuali infrazioni assoggetabili alle competenze spettanti al ruolo di RSPP verranno comminate direttamente al soggetto incaricato, che sia un tecnico esterno, un dipendente o il datore di lavoro. Quindi, "delegare" l'assunzione del ruolo o dell'incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ad un altro soggetto (l'obbligo di nomina, designazione o conferimento rimane comunque un obbligo indelegabile per il titolare dell'impresa) dispensa il datore di lavoro da eventuali responsabilità legate ad inadempienze ed inottemperanze direttamente assoggettabili a suddetto incarico.

Il nostro gruppo di SICUREZZA LAVORO FIRENZE opera attraverso tecnici competenti e qualificati e offre due tipi di servizio: SERVICE ANNUALE BASE oppure SERVICE ANNUALE PLUS. Vediamo le differenze e i servizi offerti:

Inoltre, anche solo leggendo l'Articolo 31 del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/08 integrato col D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) riguardante il Servizio di prevenzione e protezione, si può già dare risposta a molti dei quesiti che spesso ci vengono posti.

Possono essere incaricati soggetti esterni all'azienda per l'espletamento del ruolo di RSPP?

1. Salvo quanto previsto dall’articolo 34, il datore di lavoro organizza il servizio di prevenzione e protezione prioritariamente all’interno della azienda o della unità produttiva, o incarica persone o servizi esterni costituiti anche presso le associazioni dei datori di lavoro o gli organismi paritetici, secondo le regole di cui al presente articolo 49.

Il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) può essere ricoperto da chiunque?

2. Gli addetti e i responsabili dei servizi, interni o esterni, di cui al comma 1, devono possedere le capacità e i requisiti professionali di cui all’articolo 32, devono essere in numero sufficiente rispetto alle caratteristiche dell’azienda e disporre di mezzi e di tempo adeguati per lo svolgimento dei compiti loro assegnati. Essi non possono subire pregiudizio a causa della attività svolta nell’espletamento del proprio incarico.

Se si possiede già un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), il suddetto servizio può essere integrato attraverso l'ausilio di un tecnico esterno?

3. Nell’ipotesi di utilizzo di un servizio interno, il datore di lavoro può avvalersi di persone esterne alla azienda in possesso delle conoscenze professionali necessarie, per integrare, ove occorra, l’azione di prevenzione e protezione del servizio.

Se nessuno dei lavoratori/dipendenti possiede i requisiti richiesti dalla normativa per ricoprire il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) cosa succede?

4. Il ricorso a persone o servizi esterni è obbligatorio in assenza di dipendenti che, all’interno dell’azienda ovvero dell’unità produttiva, siano in possesso dei requisiti di cui all’articolo 32.

La designazione dell'incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) ad un tecnico esterno dispensa il Datore di Lavoro da qualsiasi responsabilità?

5. Ove il datore di lavoro ricorra a persone o servizi esterni non è per questo esonerato dalla propria responsabilità in materia.

La designazione di un tecnico esterno come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è sempre possibile e attuabile? In quali casi non è possibile designare un consulente professionista esterno?

6. L’istituzione del servizio di prevenzione e protezione all’interno dell’azienda (art. 31 comma 6), ovvero dell’unità produttiva, è comunque obbligatoria nei seguenti casi:

  • a) nelle aziende industriali di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334(N), e successive modificazioni, soggette all’obbligo di notifica o rapporto, ai sensi degli articoli 6 e 8 del medesimo decreto;
  • b) nelle centrali termoelettriche;
  • c) negli impianti ed installazioni di cui agli articoli 7, 28 e 33 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230(N), e successive modificazioni;
  • d) nelle aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni;
  • e) nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori;
  • f) nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori;
  • g) nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori.

In quali casi non è possibile designare un consulente professionista esterno con il ruolo di RSPP?

7. Nelle ipotesi di cui al comma 6 del D.Lgs. 81/08, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione deve essere interno.

E' necessario e obbligatorio istituire e nominare un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) per ogni unità operativa o sede produttiva di una stessa azienda o di un gruppo di imprese unificato?

8. Nei casi di aziende con più unità produttive nonché nei casi di gruppi di imprese, può essere istituito un unico servizio di prevenzione e protezione. I datori di lavoro possono rivolgersi a tale struttura per l’istituzione del servizio e per la designazione degli addetti e del responsabile

 

Percorso formativo per diventare RSPP - Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

Con ATECO si indicano le ATtività ECOnomiche, secondo una classificazione numerica stabilita dall’ISTAT. Tutte le aziende di tutti i settori produttivi hanno uno o più codici ATECO che le identificano. La classificazione ATECO si riflette anche sulla formazione per la sicurezza sul lavoro per gli RSPP (interni o esterni). In particolare il codice ATECO influisce sulla durata del modulo B della formazione e sulle ore necessarie per l’aggiornamento quinquennale.

La normativa sulla sicurezza sul lavoro stabilisce che un professionista per diventare RSPP, interno all’azienda o come libero professionista esterno alle aziende, debba seguire un corso di formazione specifico, suddiviso in tre moduli:

  1. Modulo A: è il modulo di base per la formazione RSPP, propedeutico ai due moduli successivi. Viene fornita una formazione di base sulla normativa in materia di salute e sicurezza sicurezza sul luogo di lavoro, sulla gestione dei rischi e sulle azioni pratiche che bisogna svolgere in azienda.
  2. Modulo B: è il modulo che si differenzia in funzione del settore ATECO di appartenenza dell’azienda. Durante questo modulo vengono approfonditi i rischi legati al settore specifico e la relativa prevenzione degli stessi.
  3. Modulo C: è un modulo comune a tutti i macrosettori ATECO e serve per fornire all’RSPP competenze specifiche nella comunicazione, organizzazione e capacità gestionali.

Il percorso formativo per responsabili ed addetti al servizio di prevenzione e protezione (RSPP / ASPP) è strutturato, quindi, in tre distinti moduli: A, B e C.
Il Modulo A (di base) di 28 ore per ASPP e RSPP si acquisisce con una delle lauree dell’elenco contenuto nell’Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016 (in fondo alla pagina), oppure attraverso un corso di formazione in aula o in modalità E-Learning della durata di 28 ore.

  1. Modulo A (CONSENTITA modalità E-Learning) = 28 ore (comune a tutti i settori);
  2. Modulo B (NON CONSENTITA modalità E-Learning ma solo in aula o in videoconferenza) = 48 ore + eventuali 12 o 16 ore di specializzazione (in base ai settori);
  3. Modulo C (NON CONSENTITA modalità E-Learning ma solo in aula o in videoconferenza) = 24 ore (comune a tutti i settori).

L’articolazione degli argomenti formativi e delle aree tematiche del Modulo B dei macrosettori ATECO è strutturata prevedendo un Modulo di base comune a tutti i settori produttivi della durata di 48 ore + Modulo di Specializzazione che può andare da 12 e 16 ore (in base al settore ATECO dell'attività), come riportato nella Tabella Modulo B dei macrosettori ATECO.
Oltre al modulo B "Comune" a tutti i macrosettori (48 ore) è necessario acquisire dei crediti formativi supplementari attraverso la formazione relativa ai moduli di "Specializzazione" dei macrosettori in cui si intende operare.
Nella tabella "Macrosettori di specializzazione modulo B per diventare RSPP" sono indicate le ore relative ai moduli di Specializzazione di interesse; per ogni modulo aggiuntivo bisogna necessariamente frequentare 12 o 16 ore in più, in funzione del settore di riferimento riportato a sinistra della tabella.
Ciò vale per ognuno dei macrosettori in cui si intende operare. Quindi possono essere frequentati da 1 a 9 moduli di specializzazione (da 12 ore o 16 ore), in base ai settori di interesse.
Il modulo A è propedeutico rispetto al Modulo B, il quale è propedeutico rispetto al Modulo C.

Quali sono gli argomenti e i programmi dei vari moduli formativi per diventare RSPP?

MODULO A
Programma Corso RSPP Modulo A (28 ore)
Come stabilito dall'Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016.

  • Unità didattica A1 - 8 ore
    A1.1 - L’approccio alla prevenzione nel d.lgs. n. 81/2008
    A1.2 - Il sistema legislativo: esame delle normative di riferimento
    A1.3 - l sistema istituzionale della prevenzione
    A1.4 - l sistema di vigilanza e assistenza
  • Unità didattica A2 - 4 ore
    A2 - I soggetti del sistema di prevenzione aziendale secondo il d.lgs. n. 81/2008
  • Unità didattica A3 - 8 ore
    A3 - Il processo di valutazione dei rischi
  • Unità didattica A4 - 4 ore
    A4.1 - Le ricadute applicative e organizzative della valutazione dei rischi
    A4.2 - La gestione delle emergenze
    A4.3 - La sorveglianza sanitaria
  • Unità didattica A5 - 4 ore
    A5- Gli istituti relazionali: informazione, formazione, addestramento, consultazione e partecipazione

 

MODULO B COMUNE
Programma Corso RSPP Modulo B Comune (48 ore)
Il Modulo B del corso RSPP comprende i seguenti argomenti:

Tecniche specifiche di valutazione dei rischi e analisi degli incidenti
Ambiente e luoghi di lavoro
Rischio incendio e gestione delle emergenze
Rischi infortunistici
Rischi di natura ergonomica e legati all’organizzazione del lavoro
Rischi di natura psicosociale
Agenti fisici
Agenti chimici, cancerogeni e mutageni, amianto
Agenti biologici
Rischi connessi ad attività particolari
Rischi connessi all’assunzione di sostanze stupefacenti, psicotrope ed alcol
Organizzazione dei processi produttivi

 

Programma Corso RSPP Moduli B di specializzazione (SP1 – SP2 – SP3 – SP4)(12-16 ore):

  1. Modulo B-Sp1 per pesca e agricoltura: 12 ore;
  2. Modulo B-Sp2 per costruzioni e attività estrattive: 16 ore;
  3. Modulo B-Sp3 per la sanità residenziale: 12 ore;
  4. Modulo B-Sp4 per il settore chimico/petrolchimico: 16 ore.

Modulo B-Sp1 per pesca e agricoltura: 12 ore

Organizzazione del lavoro: ambienti di lavoro nel settore agricolo, nella silvicoltura o zootecnico e nel settore ittico.
Dispositivi di protezione individuali
Normativa CEI per strutture e impianti del settore agricolo, zootecnico e della pesca
Macchine, attrezzature agricole e forestali e attrezzature di lavoro e a bordo
Esposizione ad agenti chimici, cancerogeni e biologici utilizzati in agricoltura
Esposizione ad agenti fisici: rumore e vibrazione nel settore agricolo e ittico
Rischio incendio e gestione dell’emergenza
Rischio cadute dall’alto, a bordo e fuori bordo
Movimentazione dei carichi
Atmosfere iperbariche

 

Modulo B-Sp2 per costruzioni e attività estrattive: 16 ore

Organizzazione, fasi lavorative e aree di lavoro dei cantieri
Il piano operativo di sicurezza (POS)
Cenni sul PSC e PSS
Cave e miniere
Dispositivi di protezione individuali
Cadute dall’alto e opere provvisionali
Lavori di scavo
Impianti elettrici e illuminazione di cantiere
Rischio meccanico: macchine e attrezzature
Movimentazione merci: apparecchi di sollevamento e mezzi di trasporto
Esposizione ad agenti chimici, cancerogeni e mutageni, amianto nei cantieri
Esposizione ad agenti fisici nei cantieri: rumori e vibrazioni
Rischio incendio ed esplosione nelle attività estrattive e nei cantieri
Attività su sedi stradali

 

Modulo B-Sp3 per la sanità residenziale: 12 ore

Organizzazione del lavoro: ambienti di lavoro nel settore sanitario, ospedaliero e ambulatoriale e assistenziale
Dispositivi di protezione individuali
Rischio elettrico e normativa CEI per strutture e impianti nel settore sanitario
Rischi infortunistici apparecchi, impianti e attrezzature sanitarie e attività sanitaria specifica (es. ferite da taglio e da punta)
Esposizione ad agenti chimici, cancerogeni e biologici utilizzati nel settore sanitario
Esposizione ad agenti fisici: rumore, microclima, campi elettromagnetici, radiazioni ionizzanti, vibrazione nel settore sanitario
Rischio incendio e gestione dell’emergenza
Le atmosfere iperbariche
Gestione dei rifiuti ospedalieri
Movimentazione dei carichi

 

 

Modulo B-Sp4 per il settore chimico/petrolchimico: 16 ore

Processo produttivo, organizzazione del lavoro e ambienti di lavoro nel settore chimico-petrolchimico
Dispositivi di produzione individuali
Normativa CEI per strutture e impianti
Impianti nel stetore chimico e petrolchimico
Esposizione ad agenti chimici, cancerogeni e mutageni nel settore chimico e petrolchimico
Esposizione ad agenti fisici nel settore chimico e petrolchimico
Rischi incendi esplosioni e gestione dell'emergenza
Gestione dei rifiuti
Manutenzione impianti e gestione fornitori

 

MODULO C
Programma Corso RSPP Modulo B Comune (24 ore)

Unita Didattica C1 - 8 ore

Presentazione a apertura del corso:

• Gli Obiettivi didattici del modulo
• L’articolazione del corso in termini di programmazione
• Le metodologie impiegate
• Il ruolo e la partecipazione dello staff
• Le informazioni organizzative
• Presentazione dei partecipanti

Ruolo dell’informazione e della formazione:
• Dalla valutazione dei rischi alla predisposizione dei piani di formazione e informazione in azienda (d. lgs. n. 81/2008 e altre direttive europee)
• Le forme informative su salute e sicurezza sul lavoro
• Metodologie per una corretta informazione in azienda
• Strumenti di informazione su salute e sicurezza sul lavoro
• La formazione: il concetto di apprendimento
• Le metodologie didattiche attive: analisi e presentazione delle principali metodologie utilizzate nell'andragogia
• Elementi di progettazione didattica: analisi del fabbisogno, definizione degli obiettivi didattici, scelta dei contenuti in funzione degli obiettivi, metodologie didattiche, sistemi di valutazione dei risultati della formazione in azienda.

Unità Didattica C2 - 8 ore

Organizzazione e sistemi di gestione:

La valutazione del rischio come:
- processo di pianificazione della prevenzione - conoscenza del sistema di organizzazione del sistema aziendale come base per l'individuazione e l'analisi dei rischi con particolare riferimento ad obblighi, responsabilità e deleghe funzionali ed organizzative - elaborazione di metodi per il controllo della efficacia ed efficienza nel tempo di provvedimenti di sicurezza adottati Il sistema di gestione della sicurezza: linee guida UNI/INAIL integrazione confronto con norme e standard. Il processo del miglioramento continuo.

Organizzazione e gestione integrata:

• sinergie tra i sistemi di gestione qualità (ISO 9001), ambiente (ISO 14001), sicrezza (OHSAS 18001)
• procedure semplificate MOG
• attività tecnico amministrative
• programma, pianificazione e organizzazione della manutenzione oridnaria e straordinaria
La responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (d.lgs. n. 231/2001), ambito di operatività ed effetti giuridici (art. 9 legge n. 123/2007).

Unità Didattica C3 - 4 ore

Il sistema delle relazioni e della comunicazione:
• Il sistema delle relazioni: RLS, datore di lavoro, medico competente, lavoratori, enti pubblici, fornitori, lavoratori autonomi, appaltatori ecc.
• caratteristiche e obiettivi che incidono sulle relazioni
• ruolo della comunicazione delle diverse situazioni di lavoro
• individuazione dei punti di consenso e disaccordo per mediare le varie posizioni
• cenni ai metodi, tecniche e strumenti della comunicazione
• la rete di comunicazione in azienda
• gestione degli incontri di lavoro e della riunione periodica
• chiusura della riunione e pianificazione delle attività
• attività post riunione
• la percezione individuale dei rischi.

Aspetti sindacali:
• Negoziazione e gestione delle relazioni sindacali
• Art. 9 della legge n. 300/1970
• rapporto fra gestione della sicurezza e aspetti sindacali
• criticità e punti di forza

Unità Didattica C4 - 4 ore

Benessere organizzativo compresi i fattori di natura ergonomica e da stress lavoro correlato:
Cultura della sicurezza:
• analisi del clima aziendale
• elementi fondamentali per comprendere il ruolo dei bisogni nello sviluppo della motivazione delle persone

Benessere organizzativo:

• motivazione, collaborazione, corretta circolazione delle informazioni, analisi delle relazioni, gestione del conflitto
• fattori di natura ergonimica e stress lavoro correlato.

Team building:
• aspetti metodologici per la gestione del tema building finalizzato al benessere organizzativo.

 

Che cos'è e dove trovo il CODICE ATECO?

Spendiamo due parole sulla classificazione ATECO, argomento spesso ostico per i titolari e i datori di lavoro, i quali trovano difficoltà a ricordare il codice identificativo ATECO della propria attività, quando addirittura non ne ignorano completamente la sua l'esistenza. La classificazione ATECO è una classificazione adottata dall'Istituto Nazionale di Statistica Italiano (ISTAT) per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico.
Il codice ATECO determina il tipo di attività che l'azienda svolge, ad esempio attività produttiva piuttosto che ristorativa. Il codice ATECO lo trovi sulla Visura Camerale della tua Azienda e ti viene attribuito nel momento in cui effettui l'iscrizione/registrazione della tua impresa alla Camera di Commercio (chiedi al tuo commercialista, lui lo saprà sicuramente).
Si tratta di una classificazione alfa-numerica con diversi gradi di dettaglio: le lettere indicano il macro-settore di attività economica, mentre i numeri (che vanno da due fino a sei cifre) rappresentano, con diversi gradi di dettaglio, le articolazioni e le disaggregazioni dei settori stessi. Le varie attività economiche sono raggruppate, dal generale al particolare, in sezioni (codifica: 1 lettera), divisioni (2 cifre), gruppi (3 cifre), classi (4 cifre), categorie (5 cifre) e sottocategorie (6 cifre).
Ciascun codice numerico incorpora i precedenti. Ad esempio:

> Sezione C: attività manifatturiere;
    - divisione 14: confezioni di articoli di abbigliamento;
      - gruppo 14.1: confezioni di articoli di abbigliamento esclusi gli articoli in pelliccia;
         - classe 14.19: confezioni di articoli ed accessori diversi da abbigliamento in pelle, indumenti da lavoro, altro abbigliamento esterno e biancheria intima;
           - categoria 14.19.2: abbigliamento sportivo e indumenti particolari;
             - sottocategoria 14.19.29: produzione di indumenti per neonati, tute sportive, completi da sci, costumi da bagno e simili.

 

Esempio classificazione ATECO dell'attività a rischio basso, richio medio o rischio alto

E' unicamente il codice ATECO a determinare il livello di rischio (basso, medio, alto) della mia Azienda?

Il legislatore, in modo molto preciso e inequivocabile, ha attribuito a ogni codice Ateco il grado di rischio. Come già detto può essere basso, medio o alto.

 

Una volta individuato il mio codice ATECO e quindi il grado di rischio della mia attività cosa ne deriva?

Le implicazioni sono significative, in quanto cambia la durata della formazione/informazione/addestramento dei lavoratori e dei soggetti della sicurezza che operano all'interno di quella realtà lavorativa.

Altro dettaglio da non sottovalutare è la coerenza tra il codice ATECO dichiarato al momento della registrazione al Registro delle Imprese e l'attività in essere. Anche le mansioni presenti all'interno dell'attività dovranno essere coerenti con il codice ATECO di attribuzione e da esse, solamente rispetto alla formazione dei lavoratori, potranno dipendere le ore di durata dei corsi di formazione dei lavoratori, che potranno essere così classificati:

Rispetto alla formazione dell'RSPP come dipendente/lavoratore/privato, il codice ATECO ne determinerà la durata nel seguente modo:

  1. Corso Formazione RSPP per dipendente/privato per attività a rischio BASSO (100 ore);
  2. Corso Formazione RSPP per dipendente/privato per attività a rischio MEDIO (100 ore);
  3. Corso Formazione RSPP per dipendente/privato per attività a rischio ALTO (100 ore).

Ma non bisogna dimenticare che per operare come RSPP Interno/Esterno bisognerà eventualmente integrare il percorso formativo di base di 100 ore (Modulo A + Modulo B + Modulo C) con i seguenti moduli di specializzazione ove riochiesto dal macrosettore ATECO della Attività in cui si opera:

Programma dei Moduli B di specializzazione integrativi al corso RSPP Modulo B Comune (SP1 – SP2 – SP3 – SP4)(12-16 ore):

  1. Modulo B-Sp1 per pesca e agricoltura: 12 ore;
  2. Modulo B-Sp2 per costruzioni e attività estrattive: 16 ore;
  3. Modulo B-Sp3 per la sanità residenziale: 12 ore;
  4. Modulo B-Sp4 per il settore chimico/petrolchimico: 16 ore.

Chi è il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione esterno (RSPP Esterno)

Il D. Lgs. 81/08 dà facoltà all’azienda di nominare un Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) esterno all'azienda stessa.
La responsabilità, così affidata ad una consulenza esterna, darà modo al datore di lavoro di non effettuare il corso di formazione RSPP richiesto dalla Legge e di avere la possibilità di far gestire le tematiche prese in esame (sicurezza, salute ed igiene) a tecnici abilitati, avendo parte della responsabilità legale.

 

Quali tipologie di corsi esistono per diventare RSPP - Datore di Lavoro e RSPP - Dipendenti?

I corsi per RSPP (Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione) possono essere di due tipologie a seconda che l’RSPP coincida con il datore di lavoro (RSPP Datore di Lavoro) o sia delegato ad altro soggetto (RSPP dipendente/interno/privato/esterno/consulenti).

 

1) Corso di formazione e aggiornamento RSPP per datore di lavoro, cioè per il titolare che intenda assumere il ruolo di RSPP (RSPP-DDL) in prima persona

Il nostro studio di Sicurezza Lavoro Firenze eroga corsi di formazione RSPP per dipendenti/privati/lavoratori/esterni che intenda rivestire il ruolo di RSPP.
I corsi sono conformi alla normativa vigente. Viene rilasciato un attestato con valore legale, abilitante all’assunzione del ruolo di RSPP.

 

2) Corsi di formazione e aggiornamento (MODULI A - B - C) per RSPP non coincidente con il datore di lavoro, valido cioè per dipendenti e consulenti

Questi corsi vengono erogati in modalità personalizzate, anche per piccoli gruppi di RSPP e ASPP.
Ad oggi, sono stati formati RSPP appartenenti a tutti i macrosettori ATECO.
Prima dell’entrata in vigore dell’Accordo 07/07/16, il modulo B era suddiviso in 9 distinti corsi di specializzazione, a seconda dei 9 macrosettori di rischio (Accordo Conferenza Stato regioni del 26/01/2006) in cui erano raggruppate le attività aziendali:

  • Corso Modulo A di 28 ore (per tutti i macrosettori);
  • Corso Modulo B Comune di 48 ore (per tutti i macrosettori):
         
    Moduli B di specializzazione per RSPP (eventuali) (SP1 – SP2 – SP3 – SP4):

           - Modulo B-Sp1 per pesca e agricoltura - 12 ore;
           - Modulo B-Sp2 per costruzioni e attività estrattive, - 16 ore;
           - Modulo B-Sp3 per la sanità residenziale - 12 ore;
           - Modulo B-Sp4 per il settore chimico/petrolchimico - 16 ore.
  • Corso Modulo C di 24 ore (per tutti i macrosettori).

Con l'entrata in vigore dell’Accordo Stato Regioni del 07/07/16 il Modulo B diviene unico modulo di 48 ore comuni (+ eventuali 12 o 16 ore di specializzazione obbligatoria in base al determinato settore ATECO in cui si opera). Di seguito viene riportato uno schema di sintesi che riassume la formazione richiesta agli RSPP:

 

Corso di Aggiornamento RSPP (Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione) e ASPP (Addetto Servizio di Prevenzione e Protezione)

Nella formazione RSPP sono comprese anche delle ore di aggiornamento che devono essere completate entro 5 anni dal conseguimento dell’attestato. Anche la durata dell’aggiornamento è legata al settore ATECO dell’azienda, nello specifico:

  • RSPP per tutti i macrosettori: 40 ore di aggiornamento in 5 anni;
  • ASPP per tutti i macrosettori: 20 ore di aggiornamento in 5 anni.

Si ricorda che il 50% delle ore di aggiornamento può essere assolto attraverso la partecipazione a convegni riconosciuti.

Quando occorre aggiornare il corso RSPP per Datore di lavoro?

In base a quanto stabilito dall’art. 34 comma 3 del D.lgs. 81/08 e dal punto 7 dell’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011, il Datore di lavoro che ricopre, presso la propria azienda, la carica di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) deve effettuare un corso di aggiornamento obbligatorio.

  • I datori di lavoro RSPP nominati prima del 31/12/1996, e quindi esonerati dall'effettuazione della formazione base, avrebbero dovuto effettuare l'aggiornamento entro l'11 gennaio 2014.
  • I datori di lavoro RSPP nominati e formati dal 01/01/1997 al 11/01/2012 avrebbero dovuto effettuare l'aggiornamento entro e non oltre l'11/01/2017.
  • I datori di lavoro RSPP nominati e formati dopo l'11/01/2012 devono effettuare l'aggiornamento entro 5 anni dalla data di effettuazione del corso.

REGOLE GENERALI PER TUTTI I CORSI
• i docenti devono essere in possesso almeno dei requisiti previsti dal Decreto Interministeriale 06/03/2013;
• a conclusione di ciascun corso è prevista una verifica finale dell'apprendimento secondo le regole dell'Accordo Stato Regioni;
• per l'ammissione all'esame finale è prevista la frequenza ad almeno il 90% del monte ore complessivo di ciascun corso.

Il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. conferma inoltre la necessità per i Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione sui luoghi di lavoro di partecipare a corsi di formazione di AGGIORNAMENTO da effettuarsi con periodicità quinquennale.
• Per gli RSPP è previsto un monte ore di aggiornamento pari a 40 ore;
• Per gli ASPP è previsto un monte ore di aggiornamento pari a 20 ore.

E' ammessa la modalità e-learning per i corsi di aggiornamento.

 

Qual è la durata del corso?

La durata minima dei corsi di aggiornamento è di 6 ore per le aziende a rischio basso, 10 ore per le aziende a rischio medio e 14 ore per le aziende a rischio alto, in base al codice ATECO 2007 dell’azienda, reperibile sulla visura camerale.

E’ obbligatorio effettuare l’aggiornamento entro l’11/01/2017?

Sì, è obbligatorio! Se hai effettuato i corsi di formazione RSPP (16 ore) nel periodo che va dal 01/01/1997 all’11/01/2012 la scadenza è tassativa!

Cosa succede se non si frequenta il corso di aggiornamento?

Se la scadenza non viene rispettata il corso originario perde la sua validità, rendendo nulla la formazione e l’esperienza pregressa. Questo, oltre a lasciare l’azienda priva di questa figura obbligatoria, fa scaturire l’obbligo per il datore di lavoro (se è il soggetto che ricopre il ruolo di RSPP aziendale) di rifare il corso per intero (Rischio alto: 48 ore | Rischio medio: 32 ore | Rischio basso: 16 ore).

Ci sono sanzioni per il datore di lavoro?

Segnaliamo che in base a quanto stabilito dal D.Lgs. 81/2008, in mancanza di una formazione adeguata, il datore di lavoro è punito con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.740,00 a 7.014,00 euro (Art. 55, co. 1 lett. b).
Il nostro studio di Sicurezza Lavoro Firenze eroga corsi di formazione e aggiornamento per mettersi in regola con gli adempimenti normativi in essere. Operiamo a Firenze, Prato, Pistoia e tutta la Toscana.
Inoltre, nel caso in cui voleste rinunciare alla carica di RSPP, la nostra azienda può prendersi l’onere dell’incarico, facendovi affiancare da un professionista in grado di svolgere il ruolo di RSPP ESTERNO.

 

Esonero dal conseguire il Modulo A di base per Rspp o Aspp (acquisito con la laurea)

Il Modulo A di base di 28 ore per Aspp e RSPP si acquisisce con una delle lauree dell’elenco contenuto nell’Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016. Il Modulo A costituisce credito formativo permanente e non sono necessari aggiornamenti obbligatori.

 

Quando è necessario l’aggiornamento dei Moduli B?

Il D.Lgs. n. 81/2008 Testo Unico Sicurezza che bisogna seguire aggiornamenti formativi dei Moduli B almeno ogni cinque anni per un totale di 40 ore (è consigliabile svolgere 8 ore all’anno). Con le indicazioni dell’Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016, per aggiornare il Modulo B dei macrosettori di attività Ateco) è necessario frequentare aggiornamenti per almeno 40 ore ogni cinque anni e non più (come era definito dall’Accordo SR del 2006) 100 ore.
Se sono trascorsi poco più di 5 anni dalla data di laurea occorre “mettersi al passo” con gli aggiornamenti, ovvero frequentare le 40 ore obbligatorie per tutti i microlettori più le ore relative al quinquennio in corso. Per esempio: se sono trascorsi 6 anni dall’anno di laurea si dovrà frequentare l’aggiornamento dei Moduli B da 40 ore più un ulteriore aggiornamento di 8 ore.
Se sono trascorsi più di 5 anni dalla data di laurea (per esempio più di 6 anni) è consigliabile frequentare i corsi Moduli B, ovvero il Modulo B comune di 48 ore più, eventualmente, uno o più moduli di specializzazione. La frequenza dei corsi Moduli B è consigliabile sia per “mettersi in regola”, sia per ottenere una preparazione specifica in materia di Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

In altre parole, il D.Lgs. n. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza), integrato dall’Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016, stabilisce quali classi di laurea sono esonerate dalla frequenza dei corsi di formazione Modulo A e Moduli B per RSPP e Aspp. Gli ingegneri e gli architetti che intendono svolgere il ruolo di Rspp dovranno frequentare il corso Modulo C di 24 ore ed eventualmente un aggiornamento dei Moduli B.

 

Classi di laurea esonerate dalla frequenza del Modulo A e dei Moduli B per RSPP e Aspp

Di seguito viene riportato l’elenco completo e aggiornato al 2016 (entrata in vigore dell’Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016) delle classi di laurea esonerate dalla frequenza del Modulo A di base di 28 ore e dei Moduli B (comune di 48 ore e di specializzazione da 12 e 16 ore)

 

Laurea Magistrale (D.M. dell’Università e della Ricerca del 16 marzo 2007)
  • LM-4 Architettura e Ingegneria Edile-Architettura
  • LM-20 Ingegneria Aerospaziale e Astronautica
  • LM-21 Ingegneria Biomedica
  • LM-22 Ingegneria Chimica
  • LM-23 Ingegneria Civile
  • LM-24 Ingegneria dei sistemi Edilizia
  • LM-25 Ingegneria dell’Automazione
  • LM-26 Ingegneria della Sicurezza
  • LM-27 Ingegneria delle Telecomunicazioni
  • LM-28 Ingegneria Elettrica
  • LM-29 Ingegneria Elettronica
  • LM-30 Ingegneria Energetica e Nucleare
  • LM-31 Ingegneria Gestionale
  • LM-32 Ingegneria Informatica
  • LM-33 Ingegneria Meccanica
  • LM-34 Ingegneria Navale
  • LM-35 Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio

 

Laurea Specialistica (D.M. dell’Università e della ricerca scientifica e tecnologica del 28 novembre 2000)
  • 4/S Architettura e Ignegneria edile
  • 25/S Ingegneria Aerospaziale e Astronautica
  • 26/S Ingegneria Biomedica
  • 27/S Ignegneria Chimica
  • 28/S Ingegneria Civile
  • 29/S Ingegneria dell’Automazione
  • 30/S Ingegneria delle Telecomunicazioni
  • 31/S Ingegneria Elettrica
  • 32/S Ingegneria Elettronica
  • 33/S Ingegneria Energetica e Nucleare
  • 34/S Ingegneria Gestionale
  • 35/S Ingegneria Informatica
  • 36/S Ingegneria Meccanica
  • 37/S Ingegneria Navale
  • 38/S Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio

 

Laurea Magistrale (D.M. dell’Università e della ricerca in data 8 gennaio 2009)
  • LM/SNT 4 Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione

 

Laurea (D.M. dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica del 18 marzo 2006)
  • L7 Ingegneria Civile e Ambientale
  • L8 Ingegneria dell’Informazione
  • L9 Ingegneria Industriale
  • L17 Scienze dell’Architettura
  • L23 Scienze e tecniche dell’edilizia

 

Laurea (D.M. dell’Università e della ricerca scientifica e tecnologica del 4 agosto 2000)
  • 4 Classe delle lauree in Scienze dell’Architettura e dell’Ingegneria
  • 8 Classe delle lauree in Ingegneria civile e ambientale
  • 9 Classe delle lauree in Ingegneria dell’informazione
  • 10 Classe delle lauree in Ingegneria industriale

 

Laurea (D.M. dell’Università e della ricerca del 19 febbraio 2009)
  • L/SNT 4 Classe delle laurea in Professioni Sanitarie della prevenzione

 

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